Caccia al cinghiale in braccata e selezione agli ungulati

Aggiornamento del 28/11/2020 Ieri sera le Agenzie di stampa, il sito istituzionale del Ministero della Salute e il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti hanno comunicato che il territorio regionale della Liguria passerà nuovamente in “Zona Gialla” a partire da domenica 29 novembre 2020. Questo permetterà di potersi spostare anche al di fuori del proprio Comune di residenza per esercitare l’attività venatoria.
Resta vietato l’accesso in Liguria per i residenti fuori regione se di diverso colore (arancione o rosso).
A fronte di questa buona notizia, occorre adesso non rendere vani gli sforzi fatti da tutti noi in questi giorni di criticità sanitaria: si invitano pertanto tutti i cacciatori, e in particolare le squadre di caccia al cinghiale che esercitano la nostra comune passione in forma collettiva, ad attenersi rigorosamente al protocollo anti-COVID_19 già predisposto nei mesi scorsi e a prestare particolare attenzione sia durante le fasi pre-battuta, sia soprattutto in quelle post-battuta.

Aggiornamento del 23/11/2020 L’Ufficio di gabinetto della Prefettura di Genova in data 17 novembre 2020 si è espresso con parere UFFICIALE a seguito del confronto con gli Uffici Regionali.
Il parere fornito dalla Prefettura sostanzialmente conferma che l’attività venatoria è consentita esclusivamente all’interno del proprio Comune di residenza richiamandosi a quanto già enunciato domenica 15 novembre u.s. tramite FAQ dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Perciò alla luce di quanto chiaramente emerso, pur apprezzando lo sforzo della Regione Liguria, per poter esercitare la caccia, nelle varie forme, al di fuori del proprio Comune di residenza – domicilio – abitazione, ai sensi del DPCM in vigore, molto probabilmente dovremo attendere il passaggio nella cosiddetta “zona gialla” salvo diverse comunicazioni UFFICIALI.

Aggiornamento del 21/11/2020 Abbiamo appreso in via ufficiosa che l’interpretazione estensiva non risulta essere condivisa da alcuni organismi di controllo. Pertanto l’esercizio venatorio esercitato fuori dal comune di residenza pone il cacciatore a rischio di essere verbalizzato.

Di seguito riportiamo il comunicato della Regione Liguria. Ovviamente ogni cacciatore è libero di scegliere la strada da seguire e pertanto anche di assumersi la responsabilità di eventuali sanzioni.
Apprendiamo da Regione Liguria che al momento, alla luce delle posizioni assunte da alcune Prefetture italiane, è stato possibile anche per la nostra regione sbloccare lo spostamento fuori dal comune di residenza in zona arancione per la caccia al cinghiale in braccata o per la caccia di selezione agli ungulati in funzione delle esigenze di pubblica incolumità.” Qui sotto è possibile scaricare la FAQ con cui Regione Liguria chiarisce la tematica.

Modifica del Regolamento Regionale per la caccia al cinghiale in forma collettiva.
Si può esercitare l’attività venatoria solo nel comune di residenza.
La Regione Liguria a seguito dell’entrata in zona arancione della Liguria ha modificato il Regolamento della caccia al cinghiale come da allegato.

La Regione Liguria nella seduta di Giunta del 13 novembre 2020 ha deliberato la diminuzione del numero minimo dei componenti alla battuta che per la braccata singola è ridotto del 25% e sarà quindi di 9 cacciatori purché residenti tutti nel comune dove si svolgerà la battuta. Nei 9 componenti utili possono essere conteggiati anche i cacciatori invitati basta che siano residenti nel comune stesso. Il limite dei confini comunali non è stato tolto.

Per conoscenza vi inoltro un sunto della e-mail che ci ha inviato Alessio Piana dalla Regione Liguria:

“Al momento Regione Liguria non ha ancora ricevuto alcun riscontro alla richiesta di parere formulata alla Prefettura dal Vice Presidente Alessandro Piana.
In attesa che la Prefettura si esprima la caccia in Liguria sicuramente si può svolgere all’interno del comune di residenza, ma per ora non siamo in grado di affermare con certezza che ci si possa muovere al di fuori dello stesso per svolgere tale attività.”

Perciò, considerato il grave periodo di emergenza sanitaria, si richiama il buon senso delle squadre nel massimo rispetto di tutte le norme previste e vigenti.
A disposizione
Franco Ciocca
Presidente ATCSV1